RESIDUI deriva da una serie di reportage fotografici in Italia e all’estero che hanno portato l’artista a confrontare il paesaggio urbano e il tempo, indagando sulle trasformazioni a cui esso è continuamente sottoposto. Spesso incuria, abusivismo e degrado sono al centro del suo lavoro, che vuole restituire sugli stessi materiali urbani, ferro, legno e cemento, la propria visione attraverso l’uso di forme pittoriche. Tramite il trasferimento delle fotografie non si limita a fissarle su un nuovo supporto, ma punta a generare nel pubblico una percezione sinestetica verso l’essenza stessa del luogo, in uno scambio continuo fra immagine, materia e tempo.